Tutta colpa di New York

Recensisco, in questa mattinata piovosa, una delle mie ultime letture.
Questo romanzo è di una giovane esordiente, Cassandra Rocca, che ha avuto un successo davvero straordinario nel giro di poco tempo.
Devo dire che nel complesso io do un voto positivo, perché indubbiamente la lettura di questo volume a me è davvero piaciuta. Me lo sono letta in tutta fretta, come si fa spesso con questo genere di storie, perché desideravo con tutto il cuore di leggerne il finale, nonostante il fatto che quando ci arrivi ti dispiaci un po’ di dover abbandonare i personaggi e le atmosfere della storia.
Chiaro che consiglio vivamente questo libro solo a coloro che amano questo genere.
Poi possiamo stare qui per giorni a dire le cose che comunque vanno dette: che la storia è costellata da trilioni di stereotipi (che comunque sono il segno distintivo di questo genere letterario). Lei carina ma imbranata, lui tutto d’un pezzo, bello e ricco  ma non senza le sue ferite dell’anima, una New York come ambientazione che diciamocelo, è molto di tendenza! E dulcis in fundo…l’atmosfera natalizia, che ammanta tutto il racconto di una luce soffusa e piena di magia.
Certo, può essere difficile per un lettore che non è avvezzo al genere, superare la strana sensazione che scaturisce dall’incontrare tutti questi stereotipi, ma è proprio per gli stereotipi che si distingue questo genere letterario. Se fossero stati assenti, ovviamente non avrebbe funzionato: la storia sarebbe finita molto diversamente!
E allora sono disposta a chiudere un occhio su questi stereotipi che fanno un po’ sognare, mentre non transigo su quelli che di romantico hanno ben poco!